Berlusconi gira un nuovo videomessaggio. L’avevo intuito quando l’ho visto da Calzedonia.
L’ex premier dichiara che è in corso un’operazione eversiva che mina lo stato di diritto. Poi si scusa per il disagio.
Berlusconi comanda, i parlamentari firmano le dimissioni. Ora è più chiaro cosa alle riunioni del Pdl si intenda per ordine del giorno.
Letta: “Umiliata l’Italia”. Ora non resta che umiliare gli Italiani.
I ministri Pdl lasciano l’esecutivo. Allora è vera la storia dei topi.
Nella riunione in cui e dimissioni sono state decise, Alfano non c’era. Berlusconi è contrario ai conflitti di interesse.
“Ministri Pdl si dimettono perché il governo ha violato i patti”. Non è mica la legge.
Letta accusa l’ex premier di rovesciare la frittata. E non è facile senza coperchi.
I ministri si dimettono, ma poi criticano Berlusconi. Cercando di dare credibilità ai futuri “Eseguivo solo degli ordini”.
Dopo pochi mesi di larghe intese il partito appare fortemente diviso. È ufficiale: il Pd è contagioso.
Passi avanti per la democrazia interna al Pdl: Cicchitto ha chiesto di parlare e non gli è stato concesso, però può ancora raccontarlo.
Bondi: “Cicchitto è stato assoldato dalla sinistra”. Guarda che quello è Renzi.
Santanchè: “Mi risulta che Alfano abbia chiesto la mia testa”. È il classico caso in cui la domanda supera l’offerta.
Letta chiede la fiducia: “Siamo stati tutt’altro che il governo del rinvio”, ha dichiarato, ricordando l’aumento dell’Iva.
“L’Expo 2015 sarà una scossa per l’Italia”. Quindi tutto quel sommerso è a rischio tzunami.
Tremonti non partecipa al voto. Ogni volta che c’è di mezzo una crisi, lui non ne vuole sapere niente.
Clamoroso dietrofront di Berlusconi su Letta. E aspettate di sentire quello sulla Merkel.
“Il Pdl voterà la fiducia. Ma è stata dura convincere Alfano”.
Berlusconi: “Nessuno ci dividerà”. È perfetto come piccolo porcellino.
Alfano ha dunque sconfitto politicamente Berlusconi. Quando sembrava più probabile che comprasse l’Inter.
(ora pare che Smithers voglia aprire una sua centrale nucleare a Springfield)
Quagliariello: “Nel Pdl ci sono due classi dirigenti incompatibili”. Entrambe in Berlusconi.
Epifani: “Il Cavaliere ha perso, il Paese ha vinto”. Quindi il Pd ha pareggiato.
“Berlusconi non c’è più”, ha dichiarato D’Alema, rimettendosi i baffetti.
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